Il Congresso Nazionale Forense (spesso abbreviato in CNF, ma da non confondersi con il Consiglio Nazionale Forense) è la massima assise dell’avvocatura italiana.
Ai sensi della nostra legge professionale, il Congresso è convocato almeno ogni tre anni dal Consiglio Nazionale Forense ed ha il compito di trattare e formulare proposte sui temi della giustizia e della tutela dei diritti fondamentali dei cittadini, nonché le questioni che riguardano la professione forense.
Il funzionamento del Congresso è disciplinato con Statuto, la cui versione vigente è stata approvata durante il XXXIII Congresso Nazionale Forense.
La partecipazione al Congresso è consentita – senza diritto di voto – a tutti gli avvocati e praticanti iscritti in Italia, purché nel rispetto dei limiti numerici stabiliti dal Consiglio Nazionale Forense e previa pagamento della quota di partecipazione.
Il diritto di voto durante i lavori del Congresso spetta ai Delegati Congressuali, ossia gli avvocati eletti da ogni Ordine circondariale e i Presidenti in carica di ogni Consiglio dell’Ordine.
Al termine dei lavori, il Congresso è chiamato ad eleggere l’Organismo Congressuale Forense, il cui compito primario è dare attuazione ai deliberati congressuali.
Per il XXXV Congresso Nazionale Forense, il Foro di Brescia ha eletto 6 delegati congressuali, 4 dei quali aderenti alla Camera Civile di Brescia: gli avvocati Giulia Bolgiani e Luigi Cristiano – i più giovani fra gli eletti – e gli avvocati Natalia Rubino e Giovanni Rocchi, rappresenteranno gli avvocati bresciani a Lecce insieme al Presidente avv. Fausto Pelizzari (delegato di diritto) e agli avvocati Maria Grazia Castauro e Andrea Cavaliere.